Limarzi o Li Marzi?
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Stemma del comune di Marzi |
A nessuno sarà sfuggito che anche in questo blog si è riproposta con insistenza l'ennesima diatriba che ha costellato (e costellerà sempre) la vita di chi porta il nostro cognome.
Ma Limarzi è scritto attaccato o staccato?
E' la domanda che arriva immediata quando dobbiamo dettare il nostro cognome a qualcuno.
Non si tratta di un semplice cavillare sull'ortografia e nemmeno di metterci a dare la caccia a quali e quanti errori hanno compiuto gli impiegati delle anagrafi con le quali i nostri avi hanno avuto a che fare negli ultimi 300 anni. Fosse per questo non varrebbe la pena di applicarsi troppo e, magari, la potremmo risolvere come molti Li Marzi americani che hanno scelto una via mediana attaccando il cognome e lasciando contemporaneamente due lettere maiuscole (LiMarzi).
L'argomento è di tutt'altro spessore e riguarda le origini del nostro cognome e come esso si è modificato con il modificarsi della storia della nostra famiglia.
Proviamo innanzitutto a fissare qualche punto fermo:
ORIGINI COMUNI - Partiamo da una certezza assoluta: l'origine delle due varianti del cognome è la medesima, non esistono due distinte famiglie con due diversi cognomi. Chiamarsi Li Marzi, quindi, di per sé non certifica l'appartenenza a una origine diversa rispetto a quelli che si chiamano Limarzi;
1600 - nel 1600 fino a ben oltre la metà del '700 il "Li" era considerato un semplice accessorio. A volte addirittura (in particolar modo nei testi scritti in latino) venivamo chiamati semplicemente "Marzi", oppure "li Marzi" utilizzando la "l" minuscola quasi a voler marcare ancora di più l'appartenenza al nostro paese di origine;
FINE 1700 - in questo secolo incomincia a consolidarsi il "Li" con la lettera maiuscola ed il cognome era staccato per tutti. Non esiste traccia in quelle epoche di nessuno con il cognome attaccato. Nel censimento del 1753 (il Catasto Onciario) tuttavia compariamo ancora come "Marzi";
DAL 1806 A FINE '800 - con l'arrivo degli occupanti francesi, nel 1806, e con la contemporanea istituzione da parte loro delle anagrafi presso i comuni, si assiste al fenomeno inverso. Nell'anagrafe di Marzi in particolare, a partire dai primi dell'800 sino alla fine del secolo, non esiste alcun "Li Marzi" scritto staccato. E questo risulta anche in tutte le firme autografe in calce a questi atti.
DA FINE '800 A FINE '900 - da fine '800 sino ad oggi il cognome ha ricominciato a staccarsi più che altro per errori nelle anagrafi, salvo forse il caso del ramo di Bruno (secondo una sua ipotesi che approfondiremo poi) nel quale si può pensare anche ad una volontà espressa di ritorno alle origini (vedi anche il suo intervento fra i commenti di questo post).
2000 - I GIORNI NOSTRI - il mio ramo è riuscito a preservare l'uniformità del cognome, scritto unito, in tutti i quasi 100 Limarzi discendenti da Raffaele (nato nel 1805) fino agli ultimi arrivati nel 2015. Eppure il padre di Raffaele, Pasquale, di chiamava Li Marzi... Il ramo di Bruno ha recuperato in tutti i suoi componenti il cognome originale scritto staccato.
MA CHE COSA E' SUCCESSO ALL'ARRIVO DEI FRANCESI?
DAL 1806 A FINE '800 - con l'arrivo degli occupanti francesi, nel 1806, e con la contemporanea istituzione da parte loro delle anagrafi presso i comuni, si assiste al fenomeno inverso. Nell'anagrafe di Marzi in particolare, a partire dai primi dell'800 sino alla fine del secolo, non esiste alcun "Li Marzi" scritto staccato. E questo risulta anche in tutte le firme autografe in calce a questi atti.
DA FINE '800 A FINE '900 - da fine '800 sino ad oggi il cognome ha ricominciato a staccarsi più che altro per errori nelle anagrafi, salvo forse il caso del ramo di Bruno (secondo una sua ipotesi che approfondiremo poi) nel quale si può pensare anche ad una volontà espressa di ritorno alle origini (vedi anche il suo intervento fra i commenti di questo post).
2000 - I GIORNI NOSTRI - il mio ramo è riuscito a preservare l'uniformità del cognome, scritto unito, in tutti i quasi 100 Limarzi discendenti da Raffaele (nato nel 1805) fino agli ultimi arrivati nel 2015. Eppure il padre di Raffaele, Pasquale, di chiamava Li Marzi... Il ramo di Bruno ha recuperato in tutti i suoi componenti il cognome originale scritto staccato.
MA CHE COSA E' SUCCESSO ALL'ARRIVO DEI FRANCESI?
Scorrendo questa cronologia risulta comunque chiaro che qualcosa ad un certo punto deve essere successo. Ed è successo in tutta evidenza, in coincidenza con l’arrivo dei francesi.
Da qui partono tanti ragionamenti anche se nulla di certo si può dire. Nulla se non che un cognome, o meglio il cognome di un’intera stirpe, non si modifica a caso o per convenzione.
A testimonianza del fatto che il problema non sono certo l’unico ad essermelo posto, c’è da dire che l’idea che il nostro cognome fosse mutato in conseguenza di un evento più o meno tragico circola da sempre in famiglia. Il tutto fra l’altro in diversi rami della stessa senza che questi avessero comunicato fra loro. E’ evidente che quest’ultima considerazione non faccia altro che avvalorare l’idea stessa.
IPOTESI DI ELEONORA
A casa di Eleonora si tramanda da sempre il fatto che il nostro cognome fosse mutato da Li Marzi a Limarzi per sfuggire ad una non meglio precisata persecuzione dei Borboni.
Ma perché i Borboni avrebbero perseguitato la famiglia? In fondo i nostri avi Pasquale e Stefano si sono fatti persino giustiziare dai Francesi che erano in lotta contro di loro!
L’esperienza però insegna che in tutte le cose tramandate, anche solo oralmente, c’è sempre un fondo di verità, magri distorta o alterata, ma c’è sempre.
Potrebbe essere che i persecutori fossero i Francesi e non i Borboni.
IPOTESI DI BRUNO
Secondo Bruno i Li Marzi erano di religione ebraica, religione che professavano liberamente nel paese e per la quale erano conosciuti. Può essere successo che per questo motivo fossero stati malvisti dai potenti di turno e che questi avessero voluto, unendo il cognome, sradicare un po’ la famiglia dal luogo di appartenenza. “Li” Marzi in calabrese sancisce inequivocabilmente un’appartenenza a un luogo (in italiano “di” Marzi). Unire il cognome rende, senza dubbio, meno evidente questa appartenenza.
Questa tesi, paradossalmente, potrebbe essere non in contrasto con quella riportata da Eleonora. Una persecuzione da parte dei Francesi infatti non sarebbe stata plausibile in considerazione del fatto che fu proprio la Rivoluzione Francese ad accordare, in tutta Europa, maggiore libertà e tolleranza agli Ebrei. Ritornerebbe d’attualità la tesi di una persecuzione borbonica anche se, a quanto ne so, nemmeno i Borboni ebbero atteggiamenti particolarmente ostili nei confronti di chi professava questa religione.
Tutti gli avi di Bruno, comunque, erano dei Limarzi, compreso suo padre Vincenzo Limarzi nato nel 1903. Poi il cognome è tornato a staccarsi. La cosa però potrebbe non essere casuale, ma piuttosto sembrerebbe frutto del desiderio di ristabilire in famiglia la verità storica del cognome.
IPOTESI DI SILVIO ‘51
Alla fine l’ipotesi che io accredito di più è quella che mi ha riportato mio cugino Silvio che, fra le storie ascoltate in famiglia in passato, ha ripescato quella della condanna a morte di un fantomatico nostro avo.
La cosa mi ha stupito davvero tantissimo anche perché di fatto vuole dire che la storia della triste fine di Pasquale non si era persa nel tempo, ma è stata tramandato verbalmente per 200 anni, sino ad arrivare alle sue orecchie nei racconti di zio Armando e di quelli, coloritissimi del caro zio Eugenio.
Entrambi sostenevano che questo nostro avo fosse riuscito a scampare alla condanna a morte, ma che in conseguenza della stessa fosse stato costretto cambiarsi il cognome da Li Marzi a Limarzi.
Purtroppo non solo la trascrizione della sentenza, ma soprattutto l’immediatamente successivo certificato di morte ci raccontano che Pasquale non riuscì a scampare al proprio destino, ma è estremamente plausibile che il cambio di cognome fosse dovuto a tale accadimento. A favore di questa tesi depongono tre fattori:
- l’assoluta coincidenza temporale. Il nostro cognome infatti è mutato fra il 1806 e il 1807;
- il fatto che le colpe del condannato venissero poi fatte ricadere anche sulla sua famiglia di provenienza e addirittura, qualora venissero provate complicità e connivenze, sul paese di provenienza. in questo contesto l'imporre a tutta una stirpe di mutare il cognome è ipotesi plausibile;
- il fatto che esiste un ramo della famiglia che si spostò, in un’epoca che non sono ancora riuscito a ricostruire, nella vicina Montalto Uffugo. Ebbene qui il cognome è sempre rimasto immutato in Li Marzi. Questo ramo quindi, non essendo più di Marzi si sarebbe salvato dalla persecuzione francese.
LO SVILUPPO DI QUESTE IPOTESI CONTINUA NEI COMMENTI
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