“Ho riflettuto molto sulla nostra rigida ricerca, mi ha dimostrato come ogni cosa sia illuminata dalla luce del passato… in questo modo io sarò sempre lungo il fianco della tua vita e tu sarai sempre lungo il fianco della mia.”

da OGNI COSA E' ILLUMINATA - Jonathan Safran Foer

RAFFAELE E ANTONIETTA



Siamo nel 1895. In occasione del matrimonio del suo secondo figlio RAFFAELE, Francesco compone questo poemetto in onore degli sposi e, in particolare, della sposa Antonietta Chiozza.

Eleonora Limarzi (figlia di Gabriele Limarzi, nipote di Eriberto e pronipote di Raffaele) ha custodito gelosamente sino ad oggi ed ha fatto riaffiorare questo bellissimo pezzo della nostra storia.

La Tipografia Elzeviriana che lo ha editato è quella "profonda e polverosa" citata nel solito racconto, anch'esso pubblicato in altra parte di questo sito, "Una serata nella villa di Morelli".

"I caratteri elziviri della tipografia, del tutto nuovi per Castellammare, hanno grande successo, e costruiscono, puntualmente ogni settimana, odi barbare di stile carducciano e liriche di sapore stecchettiano."


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Ecco invece la piccola raccolta di poesie di Raffaele (Raffaello) contenuto in un opuscolo edito, sempre nel 1895, dalla Tipografia Taddei di Ferrara. L'originale è custodito alla Biblioteca Nazionale di Firenze:












Raffaele ed Antonietta ebbero la fortuna di vivere assieme fino alla fine dei loro giorni.